Il percorso intrapreso per l'attribuzione dell' "Autoritratto Lucano" a Leonardo da Vinci, è omai giunta al termine. L'8 maggio scorso, una troupe di studiosi Leonardisti si è riunita a Chieti per un seminario scientifico per definire i caratteri principali che hanno determinato la tesi dell'attribuzione dell' "Autoritratto Lucano" al Genio da Vinci. Al convegno sono intervenuti docenti e strudiosi di fama mondiale, come il Prof. David Bershad, docente dell'Università di Calgary (Canada); Prof. Peter Hohenstatt, storico dell'arte e docente all'Università di Parma; Prof. Orest Kormashow, direttore del Dip. di Stora dell'Arte dell'ateneo di Tallin; Prof. Filippo Tassi, docente presso l'Università Federico II di Napoli; Prof. Luigi Capasso, docente di Antropologia dell'Università di Chieti e Pescara e direttore del Museo Universitario delle Scienze Biomediche di Chieti; Ten.Col. Gianfranco De Fulvio: Comandante Reparto Dattiloscopia Preventiva del Racis, “raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche”; Prof. Felice Festa: Docente di Ortognatodonzie, Gnatologia – Università di Chieti/Pescara e lo scopritore del dipinto, Dott. Nicola Barbatelli: Direttore del Museo delle Antiche Genti di Lucania.
I risultati degli studi condotti, sono stati presentati a Sorrento durante una conferenza tenuta dai già citati Prof. David Bershad, Prof. Peter Hohenstatt e Prof. Felice Festa.
Dopo tante ricerche e studi, finalmente, la città di Sorrento può vantare per prima, di ospitare l'Autoritratto Lucano, che sarà il fulcro della mostra "Leonardo ed il Rinascimento fantastico - Tra Napoli e le rotte del mediterraneo".
La mostra apre al pubblico il 26 giugno 2010 nello splendido scenario di Villa Fiorentino, fino al 24 ottobre 2010.
La mostra ripercorre l’epoca rinascimentale e la vita di Leonardo Da Vinci, dove, oltre all'autoritratto, saranno esposte riproduzioni di alcune macchine progettate dal dal Genio Fiorentino.
Avremo modo di ammirare opere, per lo più inedite di Donatello, Raffaello Sanzio, Tintoretto, opere di Giovanni Della Robbia provenienti dal Museo Bellini di Firenze, tra cui due sculture raffiguranti Dante e Petrarca, ed altri capolavori di maestri della scuola manieristica italiana, quasi tutti inediti. È possibile ammirare grandi arazzi e putti della tradizione fiorentina.
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